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LA STORIA DEL PAINT HORSE

PAINT

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MANTELLI

I Paint Horse si dividono in due registrazioni di base il regular con evidente bianco sul mantello ed il breedingstock senza bianco evidente... ​

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COLORI

I colori sono caratteri distintivi per la catalogazione dei cavalli paint che avviene conla scelta di una delle sedici tipologie di manto ...

LA STORIA

Nel 1519 l’esploratore spagnolo Hernando Cortes navigò alla volta del continente Nord Americano per cercare fama e fortuna. Con il suo entourage di conquistatori, egli portò dei cavalli per favorire il suo viaggio e quello dei suoi uomini nel viaggio attraverso il nuovo mondo alla ricerca di ricchezze sconosciute. Secondo lo storico spagnolo Diaz del Castello che viaggiò con la spedizione, uno di questi primi 16 cavalli da guerra che Cortes portò al suo seguito uno era con grandi pezzature bianche sul ventre. Questo cavallo macchiato fù incrociato con i nativi Mustang Americani e posò le fondamenta per quello che oggi è l’American Paint Horse.

 Agli inizi del 1800 le pianure occidentali furono generosamente popolate da mandrie di cavalli e quelle mandrie includevano questo particolare cavallo pezzato. A causa del loro colore e delle loro prestazioni, questi cavalli vistosi e colorati sono presto diventati la cavalcatura preferita dagli Indiani Americani. Gli indiani Comanche considerati, da molti studiosi, i più fieri cavalieri delle pianure preferivano questi cavalli colorati e forti e ne hanno avuti molti tra le loro immense mandrie. La prova di questo amore verso questi cavalli si riscontra nei disegni di cavalli colorati trovati sulle toghe di bufalo dipinte dai Comanche. È infatti risaputo che questi indiani furono i primi selezionatori della razza e raggiunsero un elevato standard qualitativo dei soggetti da loro allevati. Molta parte di questo immenso patrimonio genetico andò purtroppo disperso a causa delle persecuzioni subite dai nativi americani.

Durante tutto il 1800 e fino alla metà del 1900 questi cavalli pezzati furono chiamati con una varietà di nomi: Pinto, Paint, Skewbald, Piebald. Successivamente al 1950 un primo gruppo si dedicò alla conservazione del cavallo pezzato e costituì la “Pinto Horse Association”. Nel 1962 un secondo gruppo di entusiasti di questi cavalli pezzati costituì un’associazione, ma questo gruppo si dedicò a preservare sia il colore sia la conformazione classica del cavallo da ranch. Fù così costituita l’American Paint Stock Horse Association (APSHA). Queste persone pensavano che i vari disegni del Paint Americano fossero attraenti, tuttavia essendo considerati devoti sostenitori di cavalli “western da ranch”, essi insistettero perché questa specifica configurazione “cavallo da ranch” dovesse essere il primo e irrinunciabile criterio per la definizione della registrazione.

Fondatore di questa associazione fù la signora Rebecca Tyler Lockhart, ella chiamò E. J. Hudspeth, Truman Moody, e Charlie Moore, tre uomini che vivevano vicino a Gainesville e che avevano espresso interesse per la sua idea di creare questo registro. Il primo pensiero di questo piccolo gruppo fu di organizzare uno show. Cominciarono quindi a chiamare chiunque conoscessero nel nord del Texas e ad Oklaoma e dissero loro di portare tutti i loro Paint alla gara organizzata al Junior Robertson’s località vicino a waurika. Il gruppo decise successivamente di avvicinare gli organizzatori del Southwestern Exposition e Stock Show a 

Fort Worth e fecero approvare una classe Paints. Dopo una considerevole discussione una classe “Open Color” fu approvata per lo show del 1961. Alcune settimane dopo lo show, il 16 febbraio, Mr. Lockart e 17 persone che erano a conoscenza che qualcosa di importante stava iniziando si radunarono al Curtwood Motel in Gainesville, Texas, per preparare i punti fondamentali per la costituzione del Registro di Razza. L’11 agosto 1962 Rebecca sedeva al tavolo della sua cucina e registrò il primo certificato di un American Paint Horse, uno stallone tobiano neo/bianco di nome Bandits Pinto di proprietà di Flying M. Ranch di Mc. Kinney – Texas. Con il continuo aiuto di amici e vicini, rebecca inoltre pubblicò un notiziario e trattò tutta la corrispondenza della associazione. Alla fine del 1962 ella aveva iscritto 150 membri e registrato 250 cavalli Nel 1963 la sede dell’associazione si trasferì ad Amarillo in Texas. Quello stesso anno l’associazione “affiliò” il suo primo club regionale, il “Gulf Coast Paint Horse Club” e nello stesso anno il APSHA tenne il suo primo show al’AUFILS SPORTS ARENA di Lubbok in Texas. Nel 1964 la sede fu spostato a Fort Worth dove ha tuttora la propria sede. Alla fine di quell’anno il Paint Stock Horse aveva registrato 1269 cavalli, contava 1005 membri, aveva 6 Regional Club e aveva disputato il suo primo Nation Show con 234 entries e cavalli provenienti da 12 stati. Questo show gettò le fondamenta per quello che oggi è noto come WORLD CHAMPIONSHIP PAINT HORSE SHOW. Intanto a Meanwhile in Abilene, Texas, un gruppo di amanti dei cavalli pezzati aveva organizzato l’American Paint Quarter Horse Association; questo gruppo non fù però mai in grado di raccogliere grandi quantità di adesioni perciò lottò per un paio di anni e infine confluì nell’ ASPHA. Nel 1965 dopo una lunga e accalorata discussione i due gruppi raggiunsero un accordo e il consolidamento di questa associazione portò alla nascita dell’American Paint Horse Association (APHA). Il vecchio gruppo con questo nuovo nome aveva quindi 1300 membri e 3800 cavalli registrati..

Paint Horse Club Italia

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Creato da Dario Bortolato

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